Bologna perde uno dei suoi più grandi talenti, ovvero Guido Ferrarini, per molti anni è stato alla guida del Teatro Dehon, nonché fondatore negli anni Settanta della compagnia Teatro Aperto. Da un po di tempo il regista ed attore stava tramandando il tutto a suo figlio Pietro, affidando a lui la direzione del palcoscenico di via Libia, ma mantenendo pur sempre la sua passione di mettere in scena spettacoli che recuperavano la tradizione dialettale come “Il cardinale Lambertini”.

"Guido Ferrarini lascia a Bologna e all'Italia una grande eredità: i valori e l'esempio di chi per tutta la vita ha fatto del teatro un luogo di cittadinanza e di inclusione, di chi ha fortemente creduto nella cultura per tutti e non per pochi", scrive l'assessore alla Cultura Matteo Lepore. "Se ne va uno tra i più importanti personaggi della scena bolognese", lo ricorda Fulvio De Nigris su Facebook, pubblicando una foto di loro due insieme.

Unaltro grande artista teatrale ci lascia, ma per ogni grande artista che se ne va ce n'è sempre uno che nasce!