Scrittura


Iniziata la 30° edizione di Noir in Festival


I finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco presentano i loro romanzi durante incontri online. A cominciare è Cristina Cassar Scalia con La salita dei saponari.


Iniziata la 30° edizione di Noir in Festival

È iniziata ufficialmente ieri pomeriggio la 30° edizione del Noir in Festival con il primo appuntamento online con i finalisti del premio Giorgio Scerbanenco, riconoscimento letterario per il miglior romanzo noir del 2020. L'incontro con Cristina Cassar Scalla, autrice de La salita dei saponari, l'incipit del libro, è il ritrovamento di un cadavere nel parcheggio dell'aeroporto di Catania. Viene sin da subito spiegata l'origine del personaggio, il che conferisce alla storia un sapore diverso dalle altre.

Il libro è scritto in parte in italiano, in parte in siciliano. Il dialetto si limita solo ai dialoghi, e riesce a rendere molto l'idea di un'ambientazione siciliana. La Sicilia Etnea, a cui appartiene Catania, è molto peculiare, perché ha questa montagna che determina tutte le sue caratteristiche, prima fra tutte la pietra con cui è costruita la città, che è la pietra lavica. Nel libro vengono raccontate le due sicilie, quella orientale e quella occidentale con le loro differenze.

Nei romanzi della Scalia l'investigatore è donna, Vanina Guarrasi, che ha dalla sua intelligenza e intuito, non è un personaggio che deve imporsi, ma una donna che ha già un ruolo ben definito: "Vanina l'ho creata come mi sarebbe piaciuto leggerla, e così ho voluto che non avesse il problema di doversi fare strada ma partisse con una carriera di tutto rispetto alle spalle, con un curriculum insomma che l'ha portata a essere vicequestore a 39 anni. Mi piace molto il fatto di aver inventato un personaggio femminile che viene rispettato dalla sua squadra, dai suoi superiori e dai magistrati esattamente come sarebbe rispettato il suo equivalente maschile".

La salita dei saponari, pubblicato da Einaudi, concorre al Premio Giorgio Scerbanenco insieme a I delitti della salina di Francesco Abate, Nero come la notte di Tullio Avoledo, Tracce dal silenzio di Lorenza Ghinelli e Dove crollano i sogni di Bruno Morchio.