Fu pubblicato per la prima volta dall’Editore Giulio Einaudi nel 1947 per decisione di Palmiro Togliatti, che scelse di presentare una raccolta incompleta di 218 testi.
Fu pubblicato per la prima volta dall’Editore Giulio Einaudi nel 1947 per decisione di Palmiro Togliatti, che scelse di presentare una raccolta incompleta di 218 testi.
Stiamo parlando di Lettere dal carcere, una raccolta postuma della corrispondenza intrattenuta da Antonio Gramsci con i propri familiari e amici durante il periodo della sua lunga detenzione nel carcere di Regina Coeli, che lo vide rinchiuso dal 1926 fino alla sua morte nel 1937. Un decennio in cui Gramsci scriverà centinaia di lettere, oltre che i 33 celebri quaderni.
Adesso il suo libro postumo è in continuo divenire e infatti uscirà domani 13 ottobre ne I Millenni Einaudi in una nuova edizione a cura di Francesco Giasi, con 511 lettere, di cui 12 inedite e un ricco album fotografico. 1367 pagine che insieme a Quaderni dal carcere, rappresentano una delle vette del pensiero saggistico italiano del Novecento, tradotti e studiati in tutto il mondo